A tutti i contadini e gli operai dell'Ucraina

Esercito Rivoluzionario degli Insorti Ucraini (Makhnovisti)


Da trasmettere per telegrafo, telefono e per vie postali a tutti i villaggi, le città, i distretti e le province dell'Ucraina. Da leggersi nelle assemblee di villaggio, di fabbrica, di officina.

Fratelli lavoratori!

L'Esercito Rivoluzionario degli Insorti Ucraini (Makhnovisti) è stato istituito come atto di protesta contro l'oppressione di operai e contadini da parte delle autorità della borghesia terriera da una parte, della dittatura bolscevico-comunista dall'altra. Postasi come obiettivo la lotta per la completa liberazione dei lavoratori dell'Ucraina da questa o quella forma di potere e per la creazione di un vero ordine socialista sovietico, l'Esercito degli Insorti Makhnovisti ha tenacemente combattuto su molti fronti per raggiungere questi scopi e, nel momento attuale, per portare a termine la lotta contro l'esercito di Denikin, liberando un distretto dopo l'altro da ogni potere e organizzazione coercitivi.

Molti contadini ed operai hanno chiesto: cosa accadrà ora? Cosa bisogna fare? Come risponderemo ai decreti delle autorità che abbiamo scacciato? ecc. Il congresso pan-ucraino degli operai e dei contadini, che si riunirà immediatamente, appena gli operai e i contadini saranno in grado di prendervi parte, fornirà a questi quesiti una risposta definitiva. Il congresso discuterà e prenderà decisioni riguardo a tutti i problemi urgenti concernenti la vita degli operai e dei contadini.

In considerazione del fatto che presto si riunirà questo congresso, l'Esercito degli Insorti Makhnovisti ritiene necessario rendere pubblico la seguente dichiarazione concernente i problemi di cui sopra:

1. Tutti i decreti dell'esercito (volontario) di Denikin vengono immediatamente aboliti. Vengono parimenti aboliti tutti quei decreti delle autorità comuniste che si rivelano in conflitto con gli interessi degli operai e dei contadini.

Nota: A quest'ultimo riguardo, saranno gli stessi lavoratori, nelle loro assemblee di villaggio, fabbrica e officina, a decidere quali dei decreti delle autorità comuniste li danneggiano.

2. Tutte le terre della nobiltà, della chiesa e degli altri nemici dei lavoratori, con tutto il bestiame e le attrezzature, devono essere trasferite ai contadini, che vi ricaveranno di che vivere esclusivamente con il loro lavoro. Il trasferimento avverrà in modo alternativo e organizzato, secondo le decisioni prese dalle assemblee contadine, che devono considerare non solo i propri interessi particolari, ma in genere gli interessi comuni a tutta la classe oppressa dei lavoratori agricoli.

3. Le fabbriche, le officine, le miniere e tutti gli altri mezzi di produzione devono divenire proprietà esclusiva della classe operaia, che attraverso i sindacati assumerà la gestione di tutte le imprese, riprenderà la produzione e cercherà di collegare tutta l'industria del paese in un'unica organizzazione unitaria.

4. Si propone che tutte le organizzazioni operaie e contadine inizino a creare liberi soviet, che dovranno essere composti esclusivamente da lavoratori impegnati in qualche forma di attività necessaria all'economia nazionale. I rappresentanti delle organizzazioni politiche non dovranno trovare posto alcuno nei soviet degli operai e dei contadini, perché la loro partecipazione trasformerebbe questi ultimi in soviet dei rappresentanti di partito, il che potrà provocare solo la morte del sistema dei soviet.

5. L'esistenza della Ceka, dei commissari di partito e di altre simili istituzioni coercitive, autoritarie e disciplinari non è ammissibile tra gli operai e i contadini.

6. La libertà di parola, di stampa, di riunione, di unione sindacale sono diritti inalienabili di ogni lavoratore ed ogni limitazione di questi diritti rappresenta un atto controrivoluzionario.

7. Le milizie di stato, le polizie e gli eserciti vengono aboliti seduta stante. Al loro posto, il popolo organizzerà le proprie unità di autodifesa. L'autodifesa dev'essere organizzata solamente dagli operai e dai contadini.

8. I soviet degli operai e dei contadini, le loro unità di autodifesa e i singoli operai e contadini non devono permettere il verificarsi di manifestazioni controrivoluzionarie ad opera della borghesia o degli ufficiali militari. Né devono consentire che si sviluppi il banditismo. Chiunque verrà giudicato colpevole di atti controrivoluzionari o di banditismo verrà fucilato sul posto.

9. La valuta dei soviet e ucraina dev'essere accettata come qualsiasi altra valuta. Chi contravverrà a questa regola subirà una punizione rivoluzionaria.

10. Lo scambio di beni e di prodotti, finché non sarà sottoposto al controllo degli operai e dei contadini, rimarrà libero. Proponiamo, tuttavia, che esso avvenga prevalentemente tra lavoratori.

11. Chiunque tenti di ostacolare la diffusione di questa dichiarazione sarà considerato un controrivoluzionario.

Consiglio Militare Rivoluzionario e Stato Maggiore dell'Esercito Rivoluzionario degli Insorti Ucraini (Makhnovisti)
7 gennaio 1920

 

(Proclami del movimento machnovista, 1920, nella "International Review of Social History", XIII (1968), parte II, pp.252-4, in russo.)


Source: Paul Avrich, Gli anarchici nella rivoluzione russa. Titolo originale: The Anarchists in the Russian Revolution

Return to The Nestor Makhno Archive

Other pages connected to this site:

Anarchist Groups & Organizations

An Anarchist Reader